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Wolf Haas

 

Wolf Haas è nato nel 1960 a Maria Alm am Steinernen Meer, in Austria. Dopo gli studi linguistici, è stato lettore per due anni nell'università di Swansea, nel Galles. Vive a Vienna dal 1990. Con le avventure di Simon Brenner ha venduto centinaia di migliaia di copie in Austria e in Germania. Tra le sue opere: Das ewige Leben, Wie die Tiere, Silentium, Der Knochemann, Auferstehung der Toten.

 

È tornato Brenner

 

Che il lettore apprezzi gli investigatori eccentrici lo si può vedere in Brenner, personaggio di Wolf Haas. Il suo giallo Der Brenner und der liebe Gott (t.l. Brenner e il buon Dio), pubblicato nel 2009, si mantiene ai primi posti della classifica dei libri più venduti e trova considerazione nell’inserto culturale dei giornali a livello nazionale.

 

Questo è il settimo volume della serie dell’investigatore Brenner. In realtà, l’autore austriaco Haas voleva far morire la voce narrante dopo il sesto volume, terminando così la serie dell’investigatore Brenner. Haas ha dovuto sperimentare di persona che non si può semplicemente “ammazzare” il linguaggio; il giallo di Brenner è tornato e il narratore inizia la sua risurrezione con la seguente frase: “Mia nonna mi ha sempre detto che una volta che muori ti devono far fuori anche la bocca.”

 

I gialli di Brenner non fanno parte della solita letteratura di genere. In essi il linguaggio diventa un motivo del racconto. Si tratta di una forma d’arte a cui il lettore si deve prima abituare: omissione, riduzione e dialetto diventano aspetti di uno stile. Questa particolarità potrebbe essere il motivo per cui Haas ha ottenuto una marea di rifiuti prima che un editore osasse pubblicare il giallo.

 

Che da allora Haas abbia scritto una vera e propria storia di successo è dimostrato non solo dal conferimento del Deutscher Krimipreis (premio tedesco per i romanzi gialli), di cui è stato insignito tre volte (nel 1997 per Auferstehung der Toten [t.l. Risurrezione dei morti], nel 1999 per Komm, süßer Tod [t.l. Vieni, dolce morte] e nel 2000 per Silentium!), ma anche dalla trasposizione cinematografica dei gialli Komm, süßer Tod, Silentium! (t.l. Vieni, dolce morte, Silentium!) e Der Knochenmann (t.l. L’uomo delle ossa). Il suo ultimo giallo, Der Brenner und der liebe Gott (t.l. Brenner e il buon Dio), è stato a lungo nominato nella longlist del Deutscher Buchpreis (Premio letterario tedesco), un riconoscimento che onora il miglior romanzo contemporaneo dell’anno.

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